a cura di Octagona - 17 agosto 2023

Sourcing Rebalancing: il nuovo paradigma per un approvvigionamento resiliente e competitivo

La gestione del rischio d’impresa sarà sempre più una chiave di successo per competere sui mercati internazionali. Il post-pandemia ha messo a dura prova manager e imprenditori: fattori come la mancanza di materie prime e l'aumento dei loro prezzi hanno reso necessario un ripensamento delle catene di fornitura. 

E nonostante la gestione della supply chain sia ora al centro delle strategie di lungo termine delle imprese più reattive, molte aziende gestiscono ancora le proprie forniture con gli stessi processi di decine di anni fa. La realtà dei fatti è invece un’altra: nell’attuale congiuntura economica, strumenti e pratiche efficienti di gestione degli approvvigionamenti sono componenti essenziali non solo per la sopravvivenza di un’impresa, ma anche per il suo successo.

Serve dunque fare sourcing rebalancing, ovvero ribilanciare le fonti di approvvigionamento: lo scopo è quello di ridurre gli sprechi, abbassare i costi e aumentare l’efficienza, al fine di diventare più competitivi sui mercati internazionali.

Perché è importante fare Sourcing Rebalancing?

Quando parliamo di sourcing rebalancing, facciamo riferimento alla necessità di far fronte a un problema lungo la supply chain che impedisce la fornitura di materie prime, di un bene specifico o di un servizio. Spesso si tratta di un evento inaspettato e capace di bloccare l’intero processo produttivo, come è accaduto negli anni più recenti con l’arrivo della pandemia o lo scoppio del conflitto russo-ucraino.

Le problematiche della catena di approvvigionamento possono però colpire anche più da vicino una singola azienda. Si pensi ad esempio al fallimento di un fornitore di fiducia, a prolungati scioperi del personale, alla chiusura di un magazzino logistico, oppure a un semplice errore nella compilazione delle pratiche doganali. 

Sebbene non si tratti di un elenco esaustivo, questi pochi elementi fanno capire bene come sia importante essere pronti ad affrontare potenziali problemi capaci di interrompere il completo approvvigionamento di materie prime, soprattutto nel caso in cui sono coinvolte realtà più piccole, dove il personale dell’azienda potrebbe non avere l’esperienza sufficiente ad affrontare questi tipi di rischi.

Come gestire nel modo corretto la supply chain

Attraverso un’attenta pianificazione e uno snellimento della catena di approvvigionamento, è possibile affrontare in modo deciso ed efficiente tali problematiche. In questo modo, i blocchi nella produzione possono essere sensibilmente ridotti, salvaguardando sia il fatturato che l’immagine aziendale. 

Rispondere a queste sfide richiede una gestione oculata e proattiva della supply chain internazionale. Tra le principali strategie e best practice si possono includere:

  1. Diversificazione: fare affidamento su un unico fornitore può essere rischioso, poiché un singolo problema potrebbe causare l’arresto dell’intera catena di approvvigionamento. La diversificazione dei fornitori, preferibilmente in diverse regioni geografiche, può ridurre tale rischio;
  2. Collaborazione: un rapporto di fiducia saldo e prolungato nel tempo con i propri supplier è essenziale per affrontare le sfide della supply chain internazionale. La condivisione delle informazioni e la comunicazione aperta possono facilitare la risoluzione tempestiva dei problemi e la pianificazione congiunta per soddisfare le esigenze dei clienti.
  3. Pianificazione della continuità aziendale: è importante sviluppare piani di continuità aziendale per affrontare eventuali interruzioni della supply chain. Questi piani dovrebbero includere alternative di approvvigionamento, stoccaggio di emergenza e procedure per affrontare situazioni di crisi.
  4. Tecnologia avanzata: l'adozione di tecnologie avanzate, come l'intelligenza artificiale, l'analisi dei dati e l'automazione dei processi, può migliorare l'efficienza e la visibilità della supply chain internazionale. Inoltre, il tracciamento GPS e i sensori IoT possono fornire informazioni in tempo reale sullo stato delle merci durante il trasporto. Questi strumenti consentono una gestione più precisa delle scorte, una migliore previsione della domanda e una maggiore capacità di risposta alle sfide impreviste.

Conclusioni

La gestione della supply chain internazionale è diventata una priorità strategica per le aziende che desiderano competere efficacemente sui mercati globali. Attraverso l'adozione di pratiche e strategie innovative, come il sourcing rebalancing e la pianificazione della continuità aziendale, le imprese possono migliorare l'efficienza operativa, ridurre i rischi e garantire una fornitura affidabile e tempestiva dei propri prodotti o servizi.

In un mondo sempre più interconnesso e dinamico, le aziende devono essere pronte ad affrontare le sfide impreviste e adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato. Le aziende che investono nella modernizzazione delle loro catene di approvvigionamento saranno in grado di soddisfare le esigenze dei clienti, ridurre i costi operativi e mantenere una posizione di vantaggio competitivo nel contesto globale.

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